Reiventarsi nella resistenza: una risposta
( Reinventing Oneself in Resistance: A Response )

Publication date
2024Published in
NarrativaVolume / Issue
Neuveden (46)ISBN / ISSN
ISSN: 1166-3243ISBN / ISSN
eISSN: 2804-1224Metadata
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This publication has a published version with DOI 10.4000/12x3w
Abstract
L'articolo è incluso nella sezione della rivista "Narrativa" dedicata ai dibattiti tra studiosi di letteratura su questioni controverse, in questo caso, la ricezione degli studi culturali in Italia. Questo contributo, scritto in risposta all'acuto e polemico saggio di Daniele Giglioli intitolato "Resistenza agli Studies? Una lettera", muove dal presupposto che la resistenza articolata da Giglioli rispetto a quello che correttamente definisce un paradigma vincente vada ripensata alla luce del contesto italiano. Restringendo la scala di analisi, infatti, le dinamiche e i rapporti di potere intercettati da Giglioli assumono un altro aspetto. Tre questioni collegate tra loro risultano particolarmente importanti per intravvedere alcune differenze fondamentali tra le dinamiche globali e quelle che avvengono su scala nazionale o persino a livello di microdinamiche nella relazione tra docenti e studenti: la struttura dei curricula e dei corsi di laurea, la percezione di quello che in un dato contesto si definisce mainstream nonché la verificabilita di questa percezione e, infine, la questione generazionale.Pur accogliendo gran parte delle obiezioni di principio che Giglioli muove alla galassia degli studi culturali, il saggio diverge in merito alle potenzialita degli stessi, sostenendo che le difficolta teoriche e pragmatiche possano essere consapevolmente assunte e superate, e che la resistenza ai loro eccessi e derive debba piuttosto prendere la forma di un bricolage più coraggioso tra la tradizione critica e il sistema educativo italiani, da un lato, e gli spunti e le opportunita provenienti da altri contesti, dall'altro.
The article is published in the journal Narrativa, within one of its thematic sections dedicated to debates among literary scholars on controversial issues-focusing, in this instance, on the reception of cultural studies in Italy. Written in response to Daniele Giglioli's incisive and polemical essay "Resistenza agli Studies? Una lettera" ("Resistance to Cultural Studies? A Letter"), this contribution argues that the resistance Giglioli expresses toward what he aptly identifies as a dominant paradigm should be reconsidered in the context of Italy. When the scale of analysis is narrowed, the dynamics and power relations Giglioli outlines reveal a different character. Three interrelated issues emerge as particularly important in highlighting fundamental differences between global dynamics and those that unfold on a national scale or even at the micro-level of interactions between teachers and students: the structure of curricula and degree programs, the perception of what is considered mainstream within a specific context and the verifiability of that perception, and finally, the generational question. While it acknowledges many of the principled critiques Giglioli raises against the constellation of cultural studies, the essay diverges in its assessment of their potential. It contends that the theoretical and practical challenges cultural studies present can be consciously embraced and overcome, and that resistance to their excesses and pitfalls should instead manifest as a bolder bricolage-bridging Italy's critical tradition and educational system, on the one hand, with the insights and opportunities emerging from other contexts, on the other.
Keywords
Studi culturali, Ricezione, Teoria critica, Dibattito Critico, Resistenza
Cultural Studies, Reception, Critical Theory, Critical Debate, Resistance
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https://hdl.handle.net/20.500.14178/2831License
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